1961
A CESAREO POZZI - BOLOGNA
Vienna 3 Ottobre 1771.
Concorda a meraviglia con le altre amabili e rispettabili qualità del mio reverendissimo padre abate Pozzi l'obbligente attentissima cura di secondar la mia sollecitudine con le prospere novelle e del suo viaggio e del suo presente soggiorno. Mi congratulo con me medesimo dell'adempimento de' miei voti, ed auguro loro a riguardo di lei sempre la stessa fortuna. Troverà in sé medesima Vostra Paternità illustrissima e riveritissima la convincente prova della sincerità de' miei sentimenti, non potendo esserle ignota l'invidiabile sua facoltà dinspirarli. Io ne ho provata tutta l'efficacia nella brevissima sua dimora in questa Corte. Non mi è sfuggito né pur uno de' tanti pregi del candido suo cuore, dell'elevata sua mente, delle preziose merci delle quali ha saputo arricchirla, e particolarmente di quella rara specie di franca e vivace prudenza che non ha punto bisogno de' freddi, dubbiosi e comunemente usati ritegni per non perdere il suo perfetto equilibrio. E questa minuta mia conoscenza è la più esatta misura dell'amore e della stima da me per lei concepita. Vorrei pur presagirle un felice esito negli affari suoi, ma per convincere chi si oppone bisognerebbe convenir ne' principii, e la regnante epidemia del secolo illuminato rende l'impresa molto più che difficile. Pure in questo universal sovvertimento degl'invecchiati sistemi non debbono abbandonarsi le speranze: hanno esse solidi, antichi e venerabili fondamenti, vincitori altre volte di scosse non meno violente.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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Ottobre Pozzi Vostra Paternità Corte
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