A dispetto della giusta mia determinazione di lasciar finalmente in pace le Muse, l'adorabile mia sovrana mi ha nuovamente mandato in Parnaso a mettere insieme un nuovo dramma per festeggiare le nozze dell'augusto suo figlio, l'arciduca Ferdinando, e non è stata mai tanto meritoria la mia ubbidienza. Me ne ha largamente invero ricompensato l'onore che ella mi fa, e dandomi sempre pubbliche pruove del suo clementissimo gradimento colle imperiali sue munificenze. Ma non vorrei vedermi finalmente una volta costretto ad informar tutto il mondo con qualche mia debole produzione, ché il zelo di ubbidirla, che nel mio cuor sempre cresce, non basta a sostener le veci del vigor della mente, che sempre scema. Il titolo del nuovo dramma è il Ruggiero o vero L'eroica gratitudine, soggetto tratto dai tre ultimi libri del Furioso di Lodovico Ariosto, e non alieno delle nozze che si celebrano, poiché gli eroi del dramma sono dal mio autore annoverati fra gli avi illustri della sposa reale. s'io saprò insegnargliene la strada, verrà il mio Ruggiero (con grande invidia mia) a ritrovarvi, incaricato di alimentare nell'animo vostro (s'ei n'è capace) quell'affettuosa parzialità della quale gratuitamente mi onorate, e come sincero pegno della stima, della gratitudine, della tenerezza e del rispetto con cui sono e mai non lascierò d'essere.
1963
ANNA FRANCESCA PIGNATELLI DI BELMONTE - NAPOLI
Vienna 21 Ottobre 1771.
Rispettando, come è mio debito, il silenzio di Vostra Eccellenza non ho ardito da lungo tempo di rinnovarle con le mie lettere la memoria dell'immutabile ossequio mio: ma ho bensì atteso con impazienza il pretesto di farlo senza taccia d'importunità, valendomi della quasi immemorabile prescrizione che mi autorizza a presentarle prima che a qualunque altro ogni nuovo mio dramma.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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