1989
A FRANCESCO GRISI - ALAVienna 3 Febbraio 1772.
Il nostro illustre signor Hasse ritornando da Milano fu obbligato a tener altro cammino di quello che aveva destinato: e so che gli dispiacque di non avervi potuto riabbracciare. Presentemente da lungo tempo siamo separati dalla fredda ed incomoda stagione. Egli abita fuori di città ben lontano da me, ed il lungo tragitto non è confacevole né alla sua podagra né ai dolorosi reumatismi, ai quali son io sottoposto. Sicché non mi lusingo di vederlo sino ai fiori delle viole. Intanto abbiate voi la stessa cura di conservarvi che abbiamo noi di non esporci. Gli uomini dell'onesto carattere ch'io amo in voi meritano che si abbia cura della loro assistenza. Addio, mio dilettissimo signor Grisi. Io sono invariabilmente.
1990
AD ANTONIO GREPPI - MILANO
Vienna 6 Febbraio 1772.
La delicata giorgina che a nome di V. S. illustrissima puntualmente ricevo da questo signor Soresina è una ben saporita prova dell'ammirabile costanza nel favorirmi del gentilissimo donatore. Il sincero contraccambio di felici augurii ch'io gli rendo, e le rinnovate proteste degli infiniti obblighi miei stanno male in equilibrio con le continuate grazie ch'egli non è mai stanco di compartirmi. Potrebbe V. S. illustrissima renderne meno sensibile lo sbilancio, se volesse (come la supplico) mettermi in istato con alcun suo riverito comando di dimostrarle quanto grato e quanto sincero sia l'ossequio e la stima co' quali io deggio essere e sono veracemente.
1991
A MATTIA DAMIANI - VOLTERRA
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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