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      Continuate ad assisterli con la fedeltà ed attenzione che avete usata fin ora, perché obbligherete anche me, che sarò sempre il vostro.
     
     
     
      1993
     
      AD ANNA DE AMICIS - NAPOLI
     
      Vienna 17 Febbraio 1772.
     
      Che una ninfa del vostro merito fra tante sue occupazioni teatrali, domestiche, coniugali e materne trascuri l'inutile corrispondenza d'un uomo che ha veduto rinnovar tante volte le biade, è un evento assai naturale e non merita tutti i rimorsi che voi ne protestate: merita ben somma lode la viva gratitudine che voi mi dimostrate per la giustizia ch'io vi ho resa in una lettera a cotesto signor don Saverio Mattei. Questi sentimenti di sincera riconoscenza tanto sono più stimabili quanto sono meno comuni, ed accrescono di molto il pregio della abilità che vi distingue: onde mi congratulo con voi non men di quelli che di questa.
      Dal primo momento che imaginai e scelsi il soggetto del Ruggiero pensai che fra l'eroine drammatiche che sono a mia notizia non v'era assolutamente che la signora de Amicis atta a rappresentare il personaggio di Bradamante col fuoco, con l'ardire, con la franchezza e con l'espressione necessaria ad un tal carattere. Esposi all'augustissima padrona il bisogno del dramma, ed ella ad istanza mia fece ordinare a Milano che si procurasse d'avervi: ma fu risposto esser impossibile, avendo voi già contratto altro impegno. Mi fu poi scritto da Napoli che si pensava a mettere in scena il Ruggiero, ma che la vostra gravidanza non permetteva di addossarvi la parte di Bradamante: ed io risposi che sarebbe stato prudente consiglio il serbar quest'opera ad altro tempo, e non sagrificarla in mani inesperte.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





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