Confesso ciò nonostante ch'io mi sono internamente assai compiaciuto di cotesta accidentale mallevadoria ch'ella ha ricevuta dell'amor mio, perché mi rende più sicuro il caro contraccambio del suo. Da tutti piace d'essere amato, ma l'esserlo da' suoi pari è una specie di graduazione in cui i voti de' più ambiziosi debbono pienamente appagarsi.
Ho lungamente ragionato con l'amico dello stato poco felice in cui si trova il noto affare, e se qualche canonico impedimento non si è frapposto, riceverà Vostra Paternità illustrissima e reverendissima insieme con questa mia una lettera di lui, nella quale le spiegherà i suoi sentimenti sopra di questo, e le darà conto de' libri e delle medaglie. Mi pare ch'egli non sia punto più tranquillo di lei, e creda il male poco curabile; male che ha tutta l'apparenza di non essere che un sintomo d'altro più deplorabile e grande. Ma qualunque sia il peggioramento, non è certamente colpa de' medici, né vi sarà chi possa loro a buona equità attribuirlo.
La contessa Figuerola, monsignor Perlas, gli amabili coniugi della Puebla e l'ornatissimo abate Taruffi hanno sommamente gradita la sua memoria, e mi han commesso di riverirla, rendendole testimonianza del desiderio ch'ella ha di sé lasciato fra loro. Mi custodisca l'invidiabil luogo che le è piaciuto assegnarmi nel suo bel cuore; si conservi e mi creda sempre con la più affettuosa e riverente stima.
1995
A CARLO BUZZANO - ROMA
Vienna 24 Febbraio 1772.
Mi sono consolato con la nuova che non aspettavo della rimessa di Napoli.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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Vostra Paternità Figuerola Perlas Puebla Taruffi Febbraio Napoli
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