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      Io mi compiacerò più in tal guisa degli acquisti che non si confondono con le usurpazioni, ed ella sarà più fornita di quel coraggio e di quella fiducia di se stessa che tanto è utile e necessaria a' poeti nel concepire e partorire i loro concetti quanto loro è dannosa nell'esaminarli a sangue freddo dopo averli prodotti. Creda intanto sinceramente pronunciate le mie opinioni sulle felici disposizioni del suo talento per la poesia lirica: le coltivi arditamente, giacché da lei chiamate vengono cortesemente le Muse a tenerle compagnia in cotesta sua deserta Tebaide, e sia certa che mi saran sempre carissime le prove che vorrà ella parteciparmi de' suoi sicuri progressi. Non si stanchi intanto di riamarmi e di credermi con l'ossequio dovuto.
     
     
     
      2004
     
      A DOMENICO ARBORIO DI GATTINARA - BRUNSWICK
     
      Vienna 31 Marzo 1772.
     
      Mi sono compiaciuto d'essermi incontrato con esso voi nel giudicar delle note disperate eroine: questo prova qualche somiglianza nel fisico de' nostri cervelli: e la somiglianza vogliono i filosofi che sia cagione d'amore: onde io godo di questo nuovo argomento del vostro verso di me. Vi sono gratissimo della cantata di cui mi avete fatto parte. Essa è scritta con gentilezza, con felicità, con effetti vivamente espressi, e con un fluido che non defrauda lo stile della sua convenevole nobiltà: nulla vi è di stentato, ed è guarnita di quella musica interna senza la quale io non riconosco i versi per poesia. Me ne congratulo con esso voi, e desidero che la dea della salute vi sia parziale quanto vi sono le Muse.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





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