Datemi spesso novelle de' favori che andate ricevendo e dall'una e dall'altra, e credetemi sempre con la medesima invariabile ed affettuosa stima.
2005
A CARLO BUZZANO - ROMA
Vienna 6 Aprile 1772.
Voi con la vostra lettera del 21 del passato mese di marzo mi avete perfettamente informato del terminato affare di Napoli, ed io ve ne sono obbligato. Non ha così fatto il mio caro fratello, il quale benché abbia goduto il maggior vantaggio di questa mia non indifferente fraterna compiacenza, non si è degnato di dirmene nella sua lettera una sola parola di passaggio: almeno per supplemento delle nuove pubbliche che gli mancavano per riempire il suo mezzo foglio. Questo suo contegno non m'irrita, ma mi affligge, perché veggo che non posso scusare il suo cuore senza esser persuaso della debolezza della sua testa, che mi fa temere mille disgrazie. Abbiatene vi prego, tutta la cura che potete, perché veggo che ne ha gran bisogno.
Approvo il picciolo segno di gratitudine che la sorella Barbara ha mandato al Padre superiore della Chiesa Nuova; al quale, quando vi occorra di vederlo, non trascurate di presentare i miei rendimenti di grazie ed i miei dovuti rispetti, particolarmente per il savio pensiero d'aver fatto spiegare nell'istromento di cessione di questo credito che le pretensioni del Giordani rimangano a carico del signor avvocato Leopardi.
Non occorre che parliate a mio fratello della sua disattenzione usata meco in questa occasione, cioè di non avermi nella sua lettera scritto una sola parola su questo affare.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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