Ma avendo incominciato a batter la ritirata, è ferma speranza che presto diloggeranno del tutto.
Il signor Damiani di Volterra è uomo dotto e mio grande ed antico amico, e felice scrittore: e il vostro giudizio intorno alle poesie di lui è molto giusto e convenevole. In molti passi s'incontra meco ed io ne sono contentissimo, perché ciò mi assicura dell'amor suo per me e per gli scritti miei: ed una certa interna somiglianza fra noi, che suol produrre affetto scambievole.
Addio, carissimo signor Grisi: vi sono grato della vostra costante amicizia; ve ne rendo il dovuto contraccambio, e sarò invariabilmente.
2016
A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
Vienna 11 Maggio 1772.
Rispondo alla vostra del 25 dello scorso aprile e senza andare esacerbando le vostre e le mie piaghe, che sono ancor troppo fresche per poterle trattar con tutta la dovuta rassegnazione, passo a congratularmi con voi della obbligante visita che avete ricevuta dal degnissimo monsignor Garampi, nunzio apostolico in Polonia. Mi piace ch'egli vi abbia così distintamente onorato: ma arrossisco della troppo ineguale corrispondenza con la quale sarà stato egli onorato da voi nella casa del povero Buzzano, e mi meraviglio che l'abbiate ricevuto in così poco decente situazione. Egli per altro è uomo savio e discreto ed avrà saputo compatire il funesto accidente che vi ha scacciato di casa vostra ed obbligato a ricorrere al più pronto asilo, senza aver tempo d'esaminar qual ei fosse. Quando io lo vedrò, farò seco le vostre e le mie scuse e so che saranno umanamente accettate.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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