La carica è ancor vacante; l'augustissima padrona non credo che abbia mai pensato a me, a cui ne manca il merito: e quando la Maestà Sua volesse darmi dispensa da questa necessaria qualità, sa benissimo che, richiedendo questo impiego non picciola assistenza corporale, non è più confacente all'età mia. Questa mia corporea macchinetta, ch'ha così lungo tempo servito pazientemente a tutti i capricci della mia volontà, esige ora che la mia volontà serva agl'indispensabili comodi suoi con ragionevole contraccambio: onde ben lontano di aspirare a tal posto che non avrei vigore di esercitar debitamente, io implorerei la facoltà di deporlo quando me ne trovassi in possesso. Son per altro debitore a questa ciancia del nuovo argomento che mi date dell'amor vostro nella parte che prendete in tutto quello che potrebbe in qualche maniera onorarmi: e protestandovene tutta la mia più affettuosa gratitudine, sinceramente mi confermo.
2031
A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
Vienna 15 Luglio 1772.
Ho eseguite le vostre ufficiose commissioni col degnissimo monsignore che le ha sommamente gradite e vuol che io vi sia mallevadore del suo affettuoso e sincero gradimento. Io gli desidero con tutto l'animo progressi corrispondenti al suo merito, che vuol dir non comuni, ed i miei desideri già trasformati in augurii cominciano a diventar prognostici. Egli è per altro ancor qui, e, benché sappia quanto sia dura provincia, sospira la sua Polonia, perché pare a lui d'essere in qualche maniera debitore di questa sospensione, benché involontaria, dell'esercizio d'un imposto dovere.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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Maestà Sua Luglio Polonia
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