Mettetevi, caro Buzzano, in luogo mio, e ditemi se la mia pazienza e la mia carità fraterna meritano che se ne faccia un così visibile abuso. Comprendo bene quanto duro impiego sia il vostro, dovendo in figura di servitore essere il tutore d'una persona che ha quasi perduto affatto l'uso della ragione; ma conoscendolo io, potete assicurarvi che non mi scorderò mai della riconoscenza che ve ne deggio. Fate dunque intanto quello che farei io medesimo, cioè provvedete ai bisogni legittimi e necessari di mio fratello, e non secondate le sue puerili stravaganze, alle quali le mie facoltà non basterebbero s'io avessi la debolezza di volerlo contentare in tutto. E quando avete fatto questo lasciatelo dire tutti gli spropositi ch'ei vuole e che proferisce senza saper quel che dice. Addio, caro Buzzano. Compatite me quanto io compatisco voi e credetemi il vostro.
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A ELEONORA DE FONSECA PIMENTEL - NAPOLI
Vienna 24 Agosto 1772.
Dal signor De Losa, segretario del signor inviato del re fedelissimo a quello di Napoli mi fu recato ier l'altro un gentilissimo foglio di V. S. illustrissima e ad esso (benché di vecchia data), siccome ho fatto agli altri che da lei sono a me pervenuti, a seconda del mio debito prontamente rispondo. Le sono in primo luogo gratissimo della vantaggiosa opinione ch'ella professa per gli scritti miei, e non mi affatico a ricercarne l'eccesso, temendo di scemare i motivi della sua parzialità, della quale, benché in gran parte usurpata, io sommamente mi compiaccio. Le rendo poi le più distinte grazie e sinceramente mi congratulo seco de' quattro suoi leggiadri sonetti, de' quali ha voluto farmi parte, e senza la vernice d'alcun ufficioso riguardo candidamente l'assicuro che hanno di molto superato l'aspettazione che si può legittimamente avere dei lavori poetici d'una quantunque colta dallo studio e de' doni della natura parzialmente arricchita donzella.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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Buzzano Buzzano Agosto De Losa Napoli
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