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      La stima di una persona che aggiunge a' tanti speciali pregi del suo sesso, come volontari ornamenti, quelle studiose ancora e laboriose occupazioni che sono doveri del nostro, è acquisto che quantunque usurpato può tentare di vanità la più matura filosofica moderazione. Ho gran motivo di sospettare che il signor Ippolito, suo degnissimo consorte, abbia o tutta o gran parte della colpa nella di lei seduzione. L'obbligante e cortese frequenza con la quale egli mi onora dell'invidiabile sua compagnia mi autorizza a contarlo, senza taccia di troppo temeraria lusinga, fra i miei più benevoli e dichiarati fautori, e fra persone congiunte in così stretto legame è ben giusto il supporre un vicendevole ascendente anche sulle loro opinioni. Or pensi quanto debba essermi e stimabile e caro chi, oltre le altre qualità che lo distinguono, ha di più a mio riguardo anche i dritti di creditore. Non so quanto mi sarebbe vantaggioso l'esporle i grati e devoti miei sentimenti in persona; ma so bene che anche a vista dell'evidente pericolo di disingannarla io non so difendermi dal desiderarlo. Mi continui intanto il gratuito dono della sua propensione: mi somministri occasioni di meritarlo, e mi creda sempre con la dovuta ossequiosa stima.
     
     
     
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      A RAIMONDO DELLA TORRE - GORIZIA
     
      Vienna 12 Dicembre 1772.
     
      Quando avesse mancato ogni altro merito al giovane abate a me indirizzato, ne avrebbe sempre egli avuto uno a mio riguardo grandissimo come portatore ed occasione del distinto onore ch'io ricevo e nell'obbligantissimo foglio e ne' riveriti comandi del veneratissimo mio signor conte Della Torre.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





Ippolito Dicembre Della Torre