Compatite me come io compatisco voi, e credetemi il vostro.
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A SAVERIO MATTEI - NAPOLI
Vienna 11 Marzo 1773.
Non avendo io alcuno sperimentato e sicuro corrispondente in Trieste, non ho potuto, a tenore del savio suggerimento di V. S. illustrissima, costituire colà un commissario che vegli al ricuperamento ed all'indirizzo a Vienna della scatola che mi ha ella per quel cammino inviata; ma ho bensì qui persona amicissima di quel console signor don Gio. Batta Orlandi, ed ho già promessa da questa di raccomandare ad esso colà efficacemente, tal cura: onde abbiam ragionevole speranza di miglior fortuna nella presente spedizione, di quella da noi nelle antecedenti sperimentata. La notizia ch'ella mi dà delle preziose merci in detta scatola contenute me ne fa attendere con impazienza l'arrivo, dopo il quale avrà V. S. illustrissima da me l'esatta relazione del piacere e de' vantaggi che me ne avrà prodotti l'acquisto. Intanto renda, la prego, a mio nome le dovute distintissime grazie a cotesto degnissimo signor consiglier Patrizi per la generosa prontezza colla quale ha egli secondato il benefico pensiero di V. S. illustrissima di arricchirmi degli eccellenti scritti di lui, e gli faccia per ora sicurtà del mio sincero rispetto.
Ho letta con ammirazione eguale al diletto la nuova sua eloquente, savia ed erudita Dissertazione su la poesia drammatica lirica de' Salmi, e non so intendere come sia possibile che, aggravata dall'enorme peso di tante sue cure e forensi e letterarie e domestiche, sappia conservare illeso e sempre eguale a se stesso quel portentoso vigor di mente che bisogna per andar, come ella fa, continuamente riproducendo opere di pregio sì grande e per esattezza di giudizio e per chiarezza d'ingegno e per vastità di dottrina.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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