A cotesto genere d'eloquenza poetica sempre gravida di pensieri, sempre sonora, sempre scintillante e sempre eguale a se stessa, non è lecito d'aspirare a tutti gli abitatori del Parnaso; ed io immagino già le sublimi occasioni ch'avrà questa di spiegar le sue pompe nel poema Del bello che va presentemente sorgendo fra le sue mani.
Deh, mio riverito signor abate, non ne renda men sicuro il successo facendomi materia di esso nel terzo canto, come l'eccessiva sua parzialità le consiglia! Non dia motivo ai lettori di esaminar con troppo rigore il mio merito con poco vantaggio del suo giudizio.
Pensa ella da suo pari disponendosi a dar al pubblico, nella versione d'alcun autor greco, qualche produzione analoga alla carica che costì degnamente sostiene, e conosco che il genio di Pindaro si confarebbe mirabilmente col suo, ma le difficoltà ch'ella scopre nell'impresa son così solide che non paiono superabili, ed il più rincrescevole dell'affare si è che, quando ella le avrà vinte, non troverà facilmente idonei estimatori della difficile sua vittoria. Pure io ho tal fiducia nel vigore e nella perspicacia della sua mente, che temo di farle torto avvalorando i suoi dubbi co' miei: ella sente le sue forze, e non ha bisogno di consigliere. Non cessi di riamarmi, e mi creda sempre con ossequio eguale alla stima.
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A SAVERIO MATTEI - NAPOLI
Vienna 22 Marzo 1773.
Mi ha V. S. illustrissima sommamente obbligato trasmettendomi la copia del voto di cotesto impareggiabile ministro sull'ultima di lei savia ed erudita Dissertazione.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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Parnaso Pindaro Marzo Dissertazione
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