Approvo, anzi lodo il suo prudente consiglio di esperimentarsi con la prova nell'ardua navigazione del mar drammatico. La sua perspicacia gliene scoprirà tutte le Sirti e gli scogli, e la sua saviezza deciderà se gli acquisti che possono sperarsene stiano in equilibrio coi rischi che vi son da temersene. Continui ad approfittarsi della dichiarata parzialità delle Muse, né cessi mai di credermi.
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A LODOVICO CILLENI - ASSISI
Vienna 14 Aprile 1773.
Mi rende V. S. illustrissima giustizia, credendomi nella massima che sia obbligo preciso d'ogn'uno l'assistere i suoi simili, e mi onora invitandomi ad esercitar questo comun dovere a favore della sua da me riverita persona: ma s'inganna nel creder me un mezzo più potente di quel ch'io sono e di poco rilievo la grazia ch'ella desidera. Le persone dalle quali non si può temere né sperare nulla, come sono io, non possono sperar condescendenza nel commercio degli uomini, dove non si fa nulla senza speranza di contraccambio. Per persuaderla con le invincibili ragioni di questa verità dovrei scrivere moltissimo, e forse così da lontano non mi riuscirebbe: ma una sola considerazione basterà per convincerla. Ho perduto in Roma due mesi sono l'avvocato mio fratello, uomo di vaglia nelle lettere e nel Foro, ed in quarantatré anni di mia dimora in questa imperial Corte, e con credito e favore molto maggiore del merito mio, non ho potuto mai, benché pensandoci sempre, ottenergli costì per mezzo della cesarea protezione il minimo, benché modestissimo, avanzamento.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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Sirti Muse Roma Foro Corte
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