Desiderarei parimente di secondare il suo desiderio presentando all'augustissima mia sovrana la magnifica sua ristampa del Goffredo; ma qual titolo, mio caro signor Conti, potrebbe autorizzarmi a questo ardire? Non la difficoltà dell'acquisto, perché è offerto pubblicamente ad ogn'uno: non la sollecitudine dell'omaggio, perché già più di due anni sono si è veduta in Corte questa ristampa nelle mani di S. A. R. l'arciduca Ferdinando prima ch'ei partisse di Vienna per andare a stabilirsi in Milano, e perché ne sarà senza fallo arricchita a quest'ora l'imperial Biblioteca a tenore degli ordini e degli assegnamenti de' quali per provedersi de' nuovi libri e delle nuove edizioni è fornita. Aggiunga che qui non han dritto d'esser presentati a' sovrani se non se i libri ad essi dedicati: non possono loro dedicarsi senza una antecedente implorata ed ottenuta permissione: e questa, anticamente non malagevole a conseguirsi, mercé le innumerabili indiscrete richieste è resa già da molti anni dimanda sommamente importuna ed assai difficilmente ascoltata. Sicché sento nel più vivo dell'animo il dispiacere che non mi abbi ella accennato il suo disegno prima di metterlo in opera, onde io avessi potuto informandola liberarla dal disgusto e dal danno che dee naturalmente resultargliene.
Se la spedizione è già fatta, io riceverò l'altro esemplare delle Opere mie ch'ella mi ha destinato, e quelle del Tasso in ottavo, ma con l'espressa condizione ch'ella si compiaccia di commettere a questo signor Greffer di riceverne da me nel consegnarmeli i prezzi correnti per di lei conto.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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