Mi piace moltissimo la forma, la carta ed il carattere. Approvo l'ordine tenuto e l'idea dell'ommissione de' drammi replicati, con la sostituzione delle varie lezioni in questi occorrenti. Il discreto prezzo, la comoda forma portatile e le altre sue lodevoli circostanze spero che chiameranno compratori. Il poco d'inedito di che potrei accrescere questa ristampa non è di mia ragione: consiste in componimenti scritti per ordine preciso de' miei sovrani e non eseguiti per inciampi accidentali che si sono frapposti. Succede tal volta che in qualche improvviso avvenimento da festeggiarsi, mancando il tempo a scriverne de' nuovi, siano dagli augusti miei padroni destinati cotesti già pronti componimenti a supplire all'instante bisogno, e sarebbe allora per me fatto considerabile se di mia autorità gli avessi già resi pubblici. Mi auguro altre opportunità di servirvi, e pieno intanto della più grata e distinta stima, mi dico.
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A GIOACHINO PIZZI - ROMA
Vienna 21 Giugno 1773.
Rispondo, mio caro signor abate, a due vostre commendatizie, l'una del 4 maggio che ricevei già lungo tempo fa dalla posta e l'altra del 30 aprile che mi fu recata due settimane sono dal giovane cavaliere raccomandato. Io credea che mi fosse fuggito di mano, perché dopo la prima visita, nella quale non seppe nominarmi il suo alloggio, io non l'avea più veduto, né sapea dove cercarlo: ma ieri mattina ritornò a favorirmi e disse che, informato che la mia porta non era aperta che ne' giorni festivi, avea rispettati gli usi della mia casa e le mie occupazioni: complimento obbligante e gentile.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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Giugno
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