Richiesto da me, il mio domestico disse che, secondo egli aveva inteso da chi l'avea recata, essa era un dono del signor marchese Andreasi, ma non seppe rinvenire il nome del benevolo commissario che aveva avuta la cura di farmela pervenire: onde ancora l'ignoro. Il tratto accusa l'autore. E chi altro mai che Vostra Eccellenza avrebbe pensato a darmi così dolci e tentatrici prove della sua ricordanza? Questa senza alcun ornamento basta sempre sola per riempir la misura de' miei desideri; ma quando ancora non avesse appresso di me altro merito questa spedizione che quello di aver trattenuto suo pensiero intorno a me qualche momento di più, io le son debitore di una particolar gratitudine.
Già che sa Vostra Eccellenza così ben dolcificarmi co' suoi doni, pensi ancora ad onorarmi co' suoi comandi, e metta in attività la grata e rispettosa ubbidienza con la quale io sono e sarò sempre.
2103
A GASPARO CONTI - PARIGI
Vienna 7 Luglio 1773.
Ieri 6 del corrente, avvertito da questo libraro signor Rodolfo Greffer, feci riscuotere dalla nostra dogana l'involto da lei a me diretto, contenente i due esemplari della nobilissima sua ristampa della Gerusalemme liberata, l'uno in grande l'altro in picciola carta, ed entrambi elegantemente legati. Mi sono sommamente compiaciuto nel considerarli, ed ho ammirata ed applaudita l'attenta, giudiziosa ed esquisita cura di chi ha immaginata e condotta a fine così bell'opera. In quanto all'uso ch'ella avea destinato alla copia in carta grande, le ho già scritto nella mia antecedente: onde ne risparmio la replica.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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