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      Assicurate del mio costante rispetto cotesto degnissimo Padre provinciale de' Cappuccini: conservatevi gelosamente, continuate ad amarmi, e mai non cessate di credermi.
     
     
     
      2105
     
      A FRANCESCO PEREZ BAYER - MADRID
     
      Vienna 11 Agosto 1773.
     
      Dodici giorni sono, cioè il 29 dello scorso mese di luglio, mi fu consegnato il magnifico aspettato esemplare dell'impareggiabile versione spagnuola di C. Salustio Crispo, e, spinto dall'impaziente avidità che già me ne avea inspirata il gran nome dei Real traduttore, e la dotta, obbligante ed eloquente lettera di V. S. illustrissima e reverendissima del 24 del passato febraro, m'immersi subito nella lettura della medesima, con tutta quella considerata attenzione che mi permise allora la seduzione del piacere che mi affrettava, e che mi lasciò la sete d'incominciar (siccome ho fatto) di bel nuovo a gustarlo con maggior agio e con profitto maggiore. Temerei che la somma elevazione nella quale ha collocato la Provvidenza il Real autore di un'opera così compita e la benignissima parzial clemenza colla quale egli si degna di riguardarmi potessero render dubbiosa la sincerità del mio giudizio, se non fossi certissimo che il concorde voto di tutta la letteraria repubblica sarà mallevadore del mio. Ed in fatti io non credo che si trovi alcuno, quantunque si voglia superficialmente iniziato e negli esercizii di Minerva e nel maestoso idioma spagnuolo, che possa travedere i tanti meriti di questa mirabil versione che, fedelissima senza esser serva, non solo non ci defrauda di alcuno degl'infiniti pregi del grande originale, ma nel trasportarli bene spesso gli accresce e di vigore e di lume.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





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