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A CARLO BUZZANO - ROMA
Vienna 26 Dicembre 1773.
Ho ricevuta la vostra lettera dell'11 del cadente, ed ho sommamente graditi gli amorevoli auguri che mi fate in occasione della solennità del Santissimo Natale: ve ne rendo altrettanto amorosi e sinceri, e vorrei essere in stato di verificarli io medesimo. So che voi non potete dubitare della buona mia volontà, ma temo che voi mi crediate più potente di quello ch'io sono, e che questa fiducia vi renda meno diligente nel cercare i vostri vantaggi.
Ho parlato lungamente di nuovo al signor Montagnini, e mi ha promesso di replicar le sue lettere al suo corrispondente, e lo farà senza fallo; ma il corrispondente è lontano, in Torino non v'è chi lo sproni, il Presidente è in Roma, ed io veggo il signor conte Montagnini prontissimo a scrivere, ma non molto sicuro del felice effetto delle sue premure. Se producessero mai qualche frutto, ne sarete avvisato. Ma in tanto nuotate voi stesso per non affogare, e non vi abbandonate sulle speranze lontane. Addio, conservatevi e credetemi sempre il vostro.
Riverite distintamente il padre Saccarelli per mia parte e ditegli che io non sono stato avvisato dal libraro dell'arrivo dei noti libri, e che se fossero giunti me ne avrebbe data notizia, e che cercherò per altro d'informarmene.
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A MATTIA DAMIANI - VOLTERRA
Vienna 3 Gennaio 1774.
Ho incominciato felicemente il nuovo anno, avendo ritrovato sul tavolino uno a me carissimo foglio di V. S. illustrissima, dato di Volterra il 5 ottobre dell'anno scorso, e gli ho perdonata la sua strana lentezza nel viaggio in grazia del leggiadro drammatico componimento da lei scritto in occasione della venuta costà dell'Altezza Reale il Serenissimo granduca.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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