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      Le prede che ha Vostra Eccellenza raccolte nelle letterarie sue scorrerie, mercé l'uso magistrale ch'ella ha saputo farne, son divenute di sua ragione: ed i primi possessori di quelle debbono esserle ben grati di trovarsi da lei così mirabilmente imbelliti.
      Mi tengo onoratissimo della generosa offerta della invidiabile sua padronanza: ma la supplico di somministrarmi le occasioni di meritarla, contandomi intanto per merito la rispettosa gratitudine e l'ossequiosa giustissima stima con cui comincio a protestarmi.*
     
     
     
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      A DOMENICO DIODATI - NAPOLI
     
      Vienna 31 Gennaio 1774.
     
      La profonda ferita che mi ha lasciata nell'animo l'irreparabil perdita dell'antico a lei ben noto mio degnissimo amico, non solo non è ancora, né mostra di poter esser per lungo tempo soffribilmente rimarginata, ma si esacerba tutta via più crudelmente che mai sol ch'io torni inavvedutamente a trattarla. Onde dopo aver rese a V. S. Illustrissima le dovute grazie dell'obbligante parte che prende nel mio giusto dolore, la supplico di riguardar con indulgenza la debolezza mia, che non mi permette di trattenermi più lungamente in così funesta materia.
      Sento parlar moltissimo del nostro signor duca di Braganza, che si trova ed è sempre stato in Vienna; ma egli è rapito da un vortice dal quale la mia età, la mia inclinazione e cento altre mie private circostanze mi consigliano di tenermi lontano, e particolarmente nelle tumultuose correnti occupazioni del carnovale: so ben ch'egli gode ottima salute, ma non mi riesce facilmente d'incontrarmi seco.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





Vostra Eccellenza Gennaio S. Illustrissima Braganza Vienna