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A ELEONORA DE FONSECA PIMENTEL - NAPOLI
Vienna 3 Febbraio 1774.
Benché l'ultimo obbligante foglio di V. S. illustrissima ridondi d'una seduttrice gentilezza, non essendo che una risposta senza alcun nuovo comando, rigidamente considerato non dovrebbe autorizzarmi ad importunarla con la presente replica. Ma l'irregolarità alla quale trascorro è un inevitabile effetto del piacere ch'io risento nel trattenermi seco: tale che, per procurarmelo, io non distinguo dalle più legittime ragioni i più leggieri pretesti. Le replico dunque che senza il soccorso delle ali, che ella si desidera, mi ha già perfettamente persuaso de' lodevoli suoi candidi sentimenti intorno al noto sonetto ed alla parziale sua bontà, della quale gratuitamente mi onora e di cui, credendomi debitore in gran parte alla distanza che ci divide, non so quanto il suo desiderio s'accordarebbe co' miei vantaggi.
La prego di rinnovare all'amabilissima signora Pisani le proteste della grata ed infinita mia stima, ed a se medesima quella della costanza e del sincero ossequio col quale sarò invariabilmente.
2137
A GIUSEPPE CALVI - MESSINA
Vienna 7 Febbraio 1774.
Con lettera di Vostra Paternità illustrissima del 12 dicembre dell'anno scorso ho ricevuto in questo ordinario la decade de' sonetti da lei scritti in lode di cotesto eccellentissimo signor viceré: ed ho ammirato in leggendoli l'invidiabile fecondità de' suoi poetici talenti che, in vece di stancarsi, sempre più si rinforza nelle continue elette sue produzioni. Me ne sono sommamente compiaciuto, perché il pregio dell'opera mi assicura che il voto mio sarà stato costì autenticato, anzi prevenuto dall'universale applauso, e particolarmente da quello del sublime personaggio che giustamente esaltano le sue Muse, perché non mi lascia ignorare la costante pubblica fama quanto egli sia illuminato, umano e benefico conoscitore del merito altrui.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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