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      Continui Vostra Paternità illustrissima a secondar co' suoi dotti sudori la visibile parzialità della natura, e mi creda con ossequio ed affetto eguale alla stima.
     
     
     
      2138
     
      A GIAN VINCENZO LIBERATI - ROMA
     
      Vienna 7 Febbraio 1774.
     
      L'obbligante eloquentissima lettera di V. S. illustrissima del 19 dello scorso gennaio, la gratuita parzialità ch'ella in essa mostra a riguardo mio, il tenero vincolo della patria comune, e soprattutto i venerabili dritti dell'umanità che ci obbligano ad una vicendevole fraterna assistenza, sono impulsi efficacissimi a farmi desiderare ardentemente di secondar le sue premure, ma non già ad inspirarmi la minima speranza di poter farlo utilmente. I molti antecedenti esempi mi ammaestrano di quanto (per delicati, lodevoli riguardi) sia alieno l'augustissimo mio sovrano dal concedere ciò ch'ella desidera: e, conoscitore di me stesso, so sino a quali suppliche è permesso a me di avanzarmi. Onde pieno d'un giusto compatimento per le presenti sue rincrescevoli circostanze, e facendo voti al Cielo che sollecitamente si migliorino, con la più sincera gratitudine mi restringo a dichiararmi.
      Con cui mi congratulo del bellissimo incluso sonetto, che non si risente punto delle agitazioni del dotto ed ingegnoso autore.
     
     
     
      2139
     
      A GIUSEPPE AURELIO MORANO - NAPOLI
     
      Vienna 28 Febbraio 1774.
     
      La costanza dell'obbligante memoria che di me conserva una persona del suo merito mi lusinga quanto mi onora; e tanto più gliene son grato, quanto meno le incomode circostanze della mia età e della mia salute mi permettono di alimentarla, e di esigerla con la frequenza delle mie lettere.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





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