Questo è un insulto che, per quanto io posso, se si eseguisce, non lascerò invendicato. Rendo grazie a V. S. illustrissima dell'amico riguardo che mostra nel negare a chi le richiede quelle che si trovano in suo potere: e se può conferire a risparmiarmi questo dispiacere dissuadendo il bell'ingegno che vuol prostituirmi, io gliene sarò eternamente tenuto.
Le case Perlas, Figuerola, Puebla e Collalto, e la studiosa signora Martines mi caricano di commissioni ch'ella dee figurarsi: ed io pieno di rispetto e di stima invariabilmente mi dico.
2144
A GIAN LUIGI ALBERTI - BOLOGNA
Vienna 24 Marzo 1774.
Entro a parte delle giuste afflizioni che nelle recenti sue domestiche perdite hanno replicatamente esercitata la rassegnazione di V. S. illustrissima, dalla quale sperando, molto più che dalla mia eloquenza, la sua consolazione, mi astengo di ritardargliene il conseguimento, trattenendola più lungamente in così funesta materia.
Ella non mi era debitrice d'alcuna lettera: l'ultima mia era risposta, onde non esigeva replica alcuna. Mi è giunta per altro opportunissima l'ultima sua del 6 corrente, perché nel tempo medesimo ho ricevuto avviso da amico di Piacenza che in Bologna si fa tuttavia raccolta di mie lettere, e sono ivi richiesti di comunicarle al collettore quelli che se ne ritrovano alcuna. Quanto mi consola la solenne confermazione della promessa di V. S. illustrissima di non dar mai copia a chicchessia delle lettere mie che si trovano in suo potere, altrettanto mi turba la notizia che vi sia ancora costì chi si creda permesso di potere esporre di propria autorità al giudizio dei pubblico le lettere altrui, a dispetto di chi le ha scritte sotto la buona fede che non avranno altro giudice che un solo benevolo corrispondente.
| |
Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
|
|
Perlas Figuerola Puebla Collalto Martines Marzo Piacenza Bologna
|