Faccia V. S. illustrissima il miracolo di trovarmi utile a qualche cosa, e mi tolga il rossore di considerar che la mia gratitudine si riduce sempre ed unicamente alla formula di protestarmi.
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A GIOVANNI ADOLFO HASSE - VENEZIA
Vienna 20 Aprile 1774.
Partì ier l'altro da Vienna alla volta di Dresda il signor Nauman, lasciandomi tutto suo così per i suoi meriti personali sostenuti da un approvatore del vostro peso, come per quello d'avermi recato un carissimo vostro foglio, e per la pazienza con la quale ha sofferta e secondata la mia importuna curiosità nell'informarmi da lui delle circostanze della vostra salute, del vostro umore, e dello stato di tutto l'amabile vostra famiglia, e per l'occasioni di consolarmene ch'egli me ne ha somministrate.
L'indefessa signora Martines ne' cortesi, anzi eccessivi applausi di questo obbligante professore, ha raccolti i frutti di quel credito che a favor di lei voi gli avete inspirato col vostro autorevole parziale giudizio, e sente di quanto vi è debitrice. Siate certo, mio caro signor Hasse, che non son punto differenti da' vostri i miei teneri sentimenti nella nostra rincrescevole separazione, ma non permetto loro di farmi perdere la speranza di riabbracciarvi. Il moto perpetuo delle vicende umane mette tutto nell'ordine de' possibili, e la distanza che si frappone fra Vienna e Venezia non è quella de' poli. Lasciate dunque ch'io mi ostini a sperare: ostinatevi voi a riamarmi, e credetemi sempre.
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A TOMMASO FILIPPONI - TORINO
Vienna 2 Maggio 1774.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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