La visibile disattenzione con la quale pubblicò cotesta Regia Stamperia il decimo tomo delle mie poesie non mi fa desiderare ch'essa continui a trascurarmi nell'undecimo; onde non crediate ch'io mi senta solleticato all'occupazione di raccoglierne i materiali. Addio, mio caro amabilissimo amico; conservatevi gelosamente con la vostra esemplare sacerdotessa, con la sacra e profana crescente famiglia, e particolarmente con quelle affettuose e costanti disposizioni d'animo che vi fanno tanto esser mio quanto io sono.
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AD ANGELO FABRONI - PISA
Vienna 2 Maggio 1774.
Partì sabato scorso da Vienna col suo Serenissimo arciduca il nostro degnissimo signor conte di Rosemberg, e (come V. S. illustrissima e reverendissima avea preveduto) prima dell'arrivo de' libri da presentarsi. Ma il suo parziale attentissimo cavaliere avea già provveduto alla presentazione ch'egli non ha potuto eseguire. Il signor canonico Casti venne poi ad informarmi di commissione che si era pensato di appoggiarla al signor principe di Caunitz o al signor conte di Harrach presidente del Consiglio imperiale aulico, illustri, come ella sa, e luminosi personaggi più analoghi al valor dell'omaggio ed al merito dell'autore, ed a' quali il grado loro rende molto agevole l'accesso a' sovrani: difficilissimo agli annosi mortali come son io, particolarmente ora che la Corte, avendo abbandonata la città, alterna la sua dimora fra Laxenburg e Schönbrunn. Mi congratulo con V. S. illustrissima del vantaggioso cambio che ha fatto di commissario: ed auguro a me sufficienza che mi procuri altre occasioni d'ubbidirla.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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