Continui ad accrescer con la sua la gloria della letteratura italiana, e mi creda sempre con la più sincera e rispettosa stima.
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A IVONE GRAVIER - PARIGI
Vienna 21 Maggio 1774.
La parziale eccessiva gentilezza, con la quale continuate ad obbligarmi nel cortese vostro foglio del 6 del corrente, mi fa arrossire della mia insufficienza a contraccambiarvi con altro che con la mia tanto inutile quanto viva e sincera gratitudine.
Avrei pur desiderato di potervi compiacere somministrandovi per la vostra ristampa alcuno di quelli miei scritti inediti che sono di mia privata ragione; ma questi essendo nati senza l'obbligo di dover essere esposti al giudizio del pubblico, avrebbero in caso diverso gran bisogno di quella laboriosa ultima lima, senza la quale è temerità l'affrontarlo. Per non esser grave a me stesso, è vero che nell'ozio in cui mi lascia di tratto in tratto il silenzio degli ordini augustissimi io mi vado occupando in cotesta cura, ma con quella lentezza però che a giusto titolo esige il mio annoso ed affaticato microcosmo, e dalla quale non mi riscuote mai alcun violento stimolo di vagheggiarmi in istampa: rischio che, non già per virtuosa moderazione, ma per difetto di temperamento, ho sempre fino al vizio temuto, né mai son giunto a superare se non se costretto dalle imperiose leggi del dovere. Ciò non ostante non tralascerò di soddisfare alle vostre brame, tostoché sia giunto al termine prefissomi. In adempimento intanto d'una mia promessa ecco il Ruggiero per la posta, che viene frettolosamente a soddisfarvi come voi desiderate, ancorché il valor della merce non istia in equilibrio col dispendio del porto.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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Ruggiero
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