L'ho letta dunque con somma attenzione e piacere ed in gran parte riletta, né saprei spiegarle abbastanza la stima e l'ammirazione da me concepita della vastissima e sempre opportuna erudizione e del giusto perspicacissimo discernimento del prudente e sagace scrittore, che, teologo e filosofo egualmente eccellente, esamina e combatte con robusta non meno che allettatrice eloquenza lo strepitoso immaginario fenomeno de' vampiri, e mostra ad evidenza, esaminandone le cagioni e gli effetti e distruggendo così qualunque asilo dell'illusione, mostra, dico, non essere stato questo se non se una di quelle fantastiche epidemie di mente che han mille volte umiliate ne' tempi andati, e che non di rado van pur troppo umiliando a' di nostri anche la povera umanità.
Tutti siamo in debito d'esser grati a V. S. illustrissima e della pubblicazione di un'opera così insigne e di aver ella assicurata l'eternità anche alla bellissima lettera su la riforma delle feste, scritta dall'autor medesimo al Sommo Pontefice, includendola nello stesso volume; ma specialmente del commendabilissimo pensiero, da lei con tanta esattezza ed eleganza eseguito, di trasmettere a' posteri le utili ed istruttive notizie degli studi, delle azioni e delle vicende d'un suo così glorioso antenato, che ha saputo aggiungere tanto splendore alla sua già illustre famiglia.
Di tutto ciò sinceramente mi congratulo con esso lei, e, sensibilissimo nel tempo stesso a' distinti favori co' quali mi onora, la supplico di somministrarmi occasioni onde autenticargliene l'infinita mia riconoscenza nella esecuzione d'alcun suo riverito comando, ed ossequiosamente mi confermo.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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Sommo Pontefice
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