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A SAVERIO MATTEI - NAPOLI
Vienna 23 Luglio 1774.
È degna veramente del suo bel cuore l'amichevole compassione per i figli miei, che l'ha indotta ad addossarsi un così noioso lavoro di ridurre in un solo quartetto tante arie e tante scene, conservando mirabilmente tutto il necessario all'azione. Questo è di quegl'impossibili che si rendono agevoli solo a lei: io me ne congratulo seco quanto con me medesimo...
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A FRANCESCO GRISI - ALA
Vienna 1 Agosto 1774.
Vi sono gratissimo, mio caro signor Grisi, delle nuove testimonianze che m'andate di tratto in tratto somministrando della sincera vostra benevolenza, e benché io non abbia bisogno di prove per esserne sicuro, non son mai soprabbondanti le ripetizioni delle conoscenze che mi dilettano. Voi siete, e con ragione, estremamente irritato contro la malvagità degli uomini del nostro secolo, credendoli peggiori de' passati. Pur troppo è vero che l'esperienza d'una lunga vita ci scuopre gl'innumerabili difetti della povera umanità. Ma non è essa che peggiora; siam noi che lungamente vivendo diventiamo più abili a conoscerla. È inutile l'affliggersi delle lagrimevoli condizioni della corrotta nostra natura: la nostra cura dee esser quella di preservarci dalle infezioni che negli altri detestiamo: di rappresentare il meglio che possiamo su questo sporco teatro del mondo quella parte che alla Provvidenza è piaciuto di assegnarci: sofrir come passeggieri gl'incomodi presenti, e rallegrarci con l'idea di un solido e tranquillo futuro. Non secondate il difetto della nostra età abbandonandovi troppo alle tetre meditazioni, ma per conservarvi servite Domino in laetitia e continuate ad amarmi ed a credermi.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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Luglio Agosto Grisi Provvidenza Domino
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