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A TOMMASO FILIPPONI - TORINO
Vienna 13 Agosto 1774.
Avendomi voi, caro amico, prevenuto con le notizie e delle destinazioni prima del nostro signor conte Montagnini, e poi con quelle dell'invidiabile acquisto che noi abbiamo fatto del degnissimo signor conte di Scarnafigi, è mio debito di rendervi quelle che riguardano i due suddetti soggetti, che per vari e giusti riguardi non sono a voi indifferenti. Vi dirò dunque laconicamente che il conte di Mirabello, dopo aver per qualche giorno comunicate al nuovo ministro le necessarie cognizioni del paese e delle persone con le quali potrà aver occasione o necessità di trattare, partì da Vienna alla volta di Ratisbona, luogo della nuova sua residenza, lunedì scorso in ottima salute e carico di clementissime replicate espressioni e segni di gradimento de' nostri augustissimi sovrani, particolarmente d'un superbo e ricco anello di brillanti mandatogli dall'imperiale regina per mezzo del suo segretario di Gabinetto, con le confermazioni di tutti quei parziali sentimenti coi quali già lo aveva a bocca onorato. Il signor conte poi di Scarnafigi, ne' pochi giorni ch'ei si trova in Vienna, ha già saputo acquistarsi l'approvazione e la stima di tutta la Corte, del Ministero e della nobiltà. Io fui a rendergli i miei doveri; egli mi ha onorato replicatamente in casa mia, ed abbiam passata già qualche sera insieme in una picciola società ch'io frequento, onde ho parlato lungamente e più volte seco, e l'ho trovato un cavaliere colto, obbligante, pieno di varie e non comuni cognizioni, d'un lieto e grazioso commercio, nel quale ei sa rendersi piacevole senza che se ne risenta punto la dignità ministeriale; quindi io prometto, in virtù della profetica facoltà dei poeti, ch'egli adempirà qui con applauso le sue commissioni.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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