Avvalori ella con l'efficacia del suo discorso appresso cotesta letteraria adunanza i sensi più vivi di stima, di gratitudine e d'amore ch'io mi glorio di protestarle; ed intanto, pregandola a conservarmi l'invidiabile sua parzialità, mi confermo immutabilmente.
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A GIACINTA BETTI ONOFRI - BOLOGNA
Vienna 9 Dicembre 1774.
L'amabile vivacità che regna nell'ultima sua obbligantissima lettera del 26 del caduto, non solo mi è carissima come prova della cortese memoria ch'ella di me conserva, ma come compenso invidiabile della disgrazia ch'io soffro di non aver potuto mai ammirare presente gli esterni pregi della sua persona fin'ora: poiché conoscendo, da ciò ch'ella scrive, quelli dell'animo suo, è fondamento di credere che tutto nella gentilissima signora Giacinta perfettamente si corrisponda. Mi congratulo seco del tranquillo contento che mi assicura di goder presentemente nel da lei eletto stato coniugale, e gliene auguro una lunga e non mai interrotta continuazione, rallegrandomi nel tempo istesso con me medesimo della cura amichevole ch'ella ha mostrato informandomene di non aver mai dubitato ch'io ne fossi (come veracemente lo era) sommamente desideroso. Non poteva ella lusingar più efficacemente la mia tenerezza che recandomi gli affettuosi saluti del caro mio gemello il signor cavalier Broschi. Gli renda, la supplico, i miei, ma con tutti quegli esterni segni d'amore coi quali vorrei accompagnarli io medesimo, e che a lui saran più graditi ricevendoli da una così leggiadra commissaria.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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Dicembre Giacinta Broschi
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