Dovrei ora darle conto di me e del mio presente stato, ma qui siamo alle mani con un prematuro orrido inverno che non ci lascia riflettere ad altro che alle sue insoffribili stravaganze. Temo che il flagello sia universale e che Bologna non ne sia esente. O povera filosofia! Mancava questo nuovo freddo per aggiunger vigore a quello col quale era già condannata a combattere. Se il calore dell'amicizia non la protegge, eccola ridotta a strascinare le sue speranze sino ai lontani giorni canicolari. Sarei più lungo se non si agghiacciasse l'inchiostro, onde pregandola a conservarmi il prezioso dono della sua grazia invariabilmente mi confermo.
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A SAVERIO MATTEI - NAPOLI
Vienna 26 Dicembre 1774.
Con l'obbligante foglio di V. S. illustrissima del 28 dello scorso novembre ricevo le belle iscrizioni da lei distese in onore del nostro caro ed insigne Jomella: e quanto mi sono compiaciuto del grave adattato e nitido stile delle medesime, tanto mi sono meravigliato che la nebbia ed il tumulto forense non abbia potuto punto appannarlo, né impedirne l'impiego all'occupatissimo scrittore.
È difficile il rispondere al rimanente della sua lettera, perché questa volta ella si è sorpassata nella inusitata formazione di caratteri. I più esperti lettori degli antichissimi manoscritti della Biblioteca imperiale, da me chiamati in aiuto, non han potuto spremerne un senso intero. Mi sono augurato la magica facoltà per evocare l'anima del padre Kircherio, che vantava l'intelligenza dei geroglifici egizi.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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Bologna Dicembre Jomella Biblioteca Kircherio
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