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      A GIAMBATTISTA GIOVIO - COMO
     
      Vienna 3 Aprile 1775.
     
      L'infermità che trattenne lungo tempo in Gorizia il signor capitan Vignati, portatore dell'umanissima lettera e de' due libri di V. S. illustrissima, ed una incomoda oftalmia, con la quale mi trovò alle mani il prezioso di lei dono, e che non ho ancora interamente debellata, sono le cagioni della mia involontaria tardanza nel compir seco i miei doveri: ma l'impazienza di farlo e la speranza del piacere che mi son promesso di procurarmi mi hanno animato a costringer gli occhi, non del tutto docili ancora a' loro uffici, a secondar le mie brame. Ho letta dunque tutta la raccolta de' suoi poetici componimenti, ed ho trovato in essi felicità, armonia, dottrina, buon costume e buon senso, e quella soprattutto nobile chiarezza che, a dispetto de' suggerimenti della ragione e degli autorevoli ammaestramenti di Aristotile, è tanto da alcun tempo in qua in qualche provincia d'Italia a bello studio sfuggita, non che negletta, da' nostri nuvolosi poeti. Non ho potuto ancora tutto gustar per ordine il Saggio sulla Religione: ma tanti tratti la mia avidità mi ha obbligato a trascorrerne, che ne ho ben compreso il giudizioso piano, il purgato stile, la solidità de' raziocinii e l'uso felice che fa il dotto autore della vasta sua erudizione nelle confutazioni de' velenosi argomenti ch'egli combatte: e ne ho contratto un ardente desiderio di farne la mia delizia (subito che la mia facoltà visiva non mel contenda) in una non interrotta intiera e considerata lettura.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





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