La promozione del degnissimo signor principe di Belmonte onora non meno il merito del promosso che la illuminata giustizia del Real promotore. La novella mi ha ricolmato di contento: tanto più che mi è giunta condita dell'obbligante rincrescimento che ha con voi protestato la gentilissima signora principessa di non aver potuto ella medesima di propria mano informarmene. Voi in somma che siete in obbligo di conoscere il mio cuore, già da lungo tempo abitandovi, assumete per alcuni momenti il mio personaggio, ed esponetene gl'interni moti alla madre ed al figlio. Mi farete (lo so) comparir più eloquente, ma non già più interessato di quel ch'io sono in qualunque vicenda di persone alle quali io son debitore di tanta gratitudine e di tanto rispetto. Risponderò al riveritissimo signor don Clemente Filomarino subito che mi sia giunto il suo componimento: fate intanto, vi prego, con esso lui le mie veci, e gradite le mie lodi per l'economica cura di non aver mandato per la posta il grosso piego commessovi. La cassetta de' libri che avrei dovuto ricevere non so ancora dove alloggi: non è comparso in questa dogana alcuno per ripetere la sua, che per errore si trova in mio potere: e da Trieste non mi è giunta per anco risposta del Rossetti. Sospiro lo scioglimento di questo nodo gordiano. Addio, conservatevi e credetemi.
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A GIUSEPPE ROVATTI - MODENA
Vienna 15 Maggio 1775.
Mi è stata sommamente grata, dilettissimo mio signor Rovatti, l'ultima vostra affettuosa lettera del 15 dello scorso aprile per le solide prove che mi reca della prospera vostra salute e per le nuove indubitate testimonianze della continuazione dell'amor vostro e per le preziose merci letterarie delle quali mi giunge accompagnata.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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