Gradiscano invece i miei fervidi voti, anzi gli augurii miei pei solleciti e luminosi progressi della nascente accademia, e mi considerino in avvenire non sol come grato e rispettoso collega, ma qual oggi col più sincero dell'animo invariabilmente mi dichiaro.
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A ELEONORA DE FONSECA PIMENTEL - NAPOLI
Vienna 16 Ottobre 1775.
Ricevo inaspettatamente da questa imperiale posta di Vienna una ben antica gentilissima lettera di V. S. illustrissima data da Napoli fino dal dì 4 dello scorso ottobre, e ad essa uniti tre esemplari della Nascita d'Orfeo. Non so quale inciampo mi abbia tanto differito questo piacere a dispetto delle obbliganti di lei cure per sollecitarmelo. Io mi vendicherò della dilazione rileggendo a mio bell'agio questo dotto e vago insieme drammatico componimento, e compiacendomi de' miei verificati prognostici su i maravigliosi progressi in Parnaso, che promettevano i primi saggi del florido ingegno della valorosa compositrice. Ho già impiegato degnamente uno de' ricevuti esemplari fra le mani di una coltissima dama, atta a conoscerne tutto il pregio ed a farlo conoscere ad altri. Un altro rimarrà a farmi gratissima compagnia, ed il terzo sarà conservato pel signor duca di Braganza quando farà ritorno dalle sue peregrinazioni orientali. Alcune settimane sono qui si sapeva ch'egli era in Costantinopoli, ma per farsela verso Alessandria; onde io non ardisco di mandare il povero Orfeo in traccia di lui a rischio di smarrirsi o fra le piramidi di Menfi o fra le tempeste dell'Arabia arenosa.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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