Non dubito punto di esigerlo dall'umanissimo suo a me ed a tutti ben noto carattere: e rendendo intanto le dovute grazie ed a lei ed al dotto ed ingegnoso autore dell'esemplare trasmessomi del sacro elegante componimento, nella lettura del quale mi sono infinitamente compiaciuto e tornerò altre volte a compiacermi, pieno di desiderio di trovarmi atto ad eseguire alcun altro suo riverito comando, rispettosamente mi dico.
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A PIETRO NALDI - FAENZA
Vienna 4 Gennaio 1776.
Trasparisce visibilmente l'obbligante, sincero ed amabile carattere del mio riverito signor conte Naldi nel cortese suo foglio che mi reca i di lui affettuosi auguri per il nuovo anno: ufficio che io col più vivo del mio cuore ampiamente contraccambio, raddoppiando i miei voti al Cielo per le sue meritate prosperità: voti che per me sarebbero compiutamente esauditi se io potessi giungere a vantarmi di aver conferito con l'opera mia a rendergli efficaci. Ma egli ha potuto ben conoscere l'indole di questo clima, e vede (senza ch'io m'affanni a spiegarlo) di quanto i miei desideri su questo oggetto siano più veloci delle mie speranze. Quello di che posso assicurarlo si è ch'io non abbandonerò mai la specula, e starò sempre col telescopio alla mano per scoprire se mai sorgesse su questo orizonte qualche astro benefico che fosse fausto alle mie premure in secondar le sue. Non si stanchi intanto di riamarmi, riceva i corrispondenti rendimenti di grazie delle dame e de' cavalieri da me a nome suo salutati, e mi creda col dovuto ossequio.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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Gennaio Naldi Cielo
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