Ho già per altro intanto soprabbondanti motivi di congratularmi seco della mirabile fecondità della sua fantasia, della felice fluidità della sua vena, e della soprattutto invidiabile sua perizia di qualunque dialetto di Parnaso, mercé la quale ella può con egual franchezza valersi dell'eroico, del giocoso, del tenero, del robusto, del tragico, del comico, del pastorale, e di ogn'altro poetico linguaggio. Le sono gratissimo della distinta cura con cui mi favorisce; imploro da lei l'altra di somministrar esercizio alla mia ubbidienza, e con la dovuta ossequiosa stima sono.
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A GIUSEPPE AURELIO MORANO - NAPOLI
Vienna 11 Gennaio 1776.
La nitidissima lettera di V. S. illustrissima del 19 dicembre, ed il duplicato dell'altra, che si disperse, non meno erudita ed ornata, esigerebbero da me una ben lunga risposta che distintamente esprimesse ed il mio contento e la mia gratitudine per le replicate prove ch'ella mi somministra dell'amorosa sua parzialità, e che si diffondesse poi nel rilevare a parte a parte i rari pregi dell'aurea sua così sciolta come legata eloquenza da lei cortesemente impiegata per onorarmi; ma le mie fisiche facoltà non mi secondano più come solevano nelle sodisfazioni de' miei debiti e negli adempimenti de' miei desideri. Si figuri dunque ella stessa le più prolisse e vive espressioni e della mia ammirazione e della mia riconoscenza, ma sappia insieme che avendomi ella eccessivamente obbligato co' dotti suoi componimenti, non mi ha però punto sorpreso, poiché, attese le molte pellegrine cognizioni delle quali la veggo fornita, non dovea promettermi meno.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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Parnaso Gennaio
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