E pure, con meraviglia universale, non regnano né mortalità né infermità mortali, che parevano doversi aspettare in un così enorme disordine. Oggi si sente alquanto scemato quel crudel rigore che da diciannove giorni ostinatamente ci ha afflitto: onde è da sperarsi che Quello che dat nivem sicut lanam, avendo misurate le forze della nostra sofferenza voglia pietosamente degnarsi di alleggerircene l'esercizio.
L'umano risentimento e sollecitudine che ha dimostrato cotesto degnissimo signor Rizzini nel vostro pericoloso stato fa l'elogio del suo bel cuore, e me ne congratulo con esso lui; siccome mi dichiaro a voi debitore della parzialità che avete saputo inspirargli a favor mio. Riveritelo ossequiosamente in mio nome, ed abbiate diligentissima cura di voi medesimo nella vostra convalescenza, sicuro che non potete fare al mondo cosa della quale più vi sia grato il vostro.
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A CARLO CAVALLI - RAVENNA
Vienna 12 Febbraio 1776.
Ritornato finalmente da tre o quattro giorni in qua dalla Nuova Zembla o dallo Stretto di Waigats, dove per una ventina di giorni giurerei d'essermi trovato in società con gli orsi bianchi, e non ben ristorato ancora dall'orrido freddo insoffribile che da più d'un secolo non avea visitate queste contrade, e che ha resi quasi inabili a' loro uffici i nostri pensieri non che le nostre mani, impiego il primo uso che mi è permesso di fare delle racquistate mie fisiche facoltà nel rispondere all'obbligante umanissimo foglio di V. S. illustrissima per renderle (come faccio) le dovute grazie ed il giusto contraccambio de' parziali auguri e delle invidiabili prove dell'affettuosa ricordanza di cui così costantemente mi onora.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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Rizzini Febbraio Nuova Zembla Stretto Waigats
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