Sì, caro signor Grisi, combattete con tutte le forze l'umore ipocondrico che vi domina, che se s'impadronisce, il che Dio non voglia, dell'animo vostro, non vi lascerà la forza necessaria a procurarvi tranquillità con qualche innocente distrazione. Addio, amatissimo signor Grisi, non vi stancate di riamarmi, e credetemi.
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A RANIERI GORINI - SAN MINIATO AL TEDESCO
Vienna 22 Aprile 1776.
Mi congratulo con V. S. illustrissima delle nuove indubitate testimonianze che ha ella ricevute del distinto merito degli eletti suoi componimenti nelle critiche da essi suscitate. Le deboli produzioni e dozzinali non giungono ordinariamente ad ottener questo onore: ma incominciando da Omero sino a' dì nostri, non v'è illustre abitatore di Parnaso che abbia potuto ancora evitar tal corteggio. Tutto ciò ch'ella e gli eruditi suoi corrispondenti han detto per sua difesa, ne trascorre di lungo tratto il bisogno: e la dotta, savia ed eloquentissima lettera del reverendissimo ex generale Adami non dee riempier meno di tranquillità e di contento l'animo di lei che di gratitudine e di confusione il mio, ritrovandomi in essa così parzialmente onorato.
Volesse il Cielo ch'io mi trovassi in circostanze di procurar sostegno a cotesto utilissimo Seminario ed al degnissimo suo rettore. Ma, bisognoso d'esser protetto io medesimo, con qual coraggio potrei arrogarmi la graduazione di protettore? E particolarmente con una lettera che sarebbe la prima ch'io avessi ardito d'indirizzare a cotesto clementissimo sovrano.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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