Ah, caro signor Grisi, basta legger le storie per essere convinto che sono sempre stati gl'istessi. Non è la loro malvagità che cresce, ma la nostra conoscenza che si rende più atta a scoprirla.
Giacché è piaciuto alla Provvidenza di metterci in così pericolosa compagnia, procuriamo di preservarci dal morbo epidemico coi preservativi della sana morale; ed adoriamo le disposizioni del Cielo senza esaminarle. Conservatevi attentamente, rendete grazie della cortese memoria che conservano di me i vostri eletti amici, e credetemi con l'antica tenera gratitudine.
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A GIUSEPPE ROVATTI - MODENA
Vienna 8 Luglio 1776.
Dovrei scrivervi, mio carissimo signor Rovatti, un lungo trattato, non una lettera, rispondendo all'amorosissima vostra del 21 dello scorso giugno a seconda del desiderio e del piacere ch'io sento nel ragionar con esso voi, ma le scarse mie fisiche facoltà e l'abbondanza de' miei debiti con persone che mi onorano della loro corrispondenza mi costringe mio malgrado a misurare i miei desideri con la sufficienza mia. Sempre le vostre lettere mi sono e mi sono state care, ma quest'ultima vince appresso di me di merito ogn'altra assicurandomi della prospera e stabile vostra salute, della quale ho così lungamente tremato. Conservatela, mio caro amico, gelosamente al contento di chi conosce il merito vostro e vi ama a proporzione, ed al vantaggio delle lettere delle quali io già vi considero benemerito promotore ed ornamento. Continuate costantemente a coltivar quella provincia che avete eletta per l'impiego degli studi vostri e per la quale io credo che vi abbia formato la natura, e continuate a considerarmi sempre l'invariabile vostro tenero, grato e vero amico e servitore.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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Grisi Provvidenza Cielo Luglio Rovatti
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