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      Venendo il raccomandato israelita con la vostra lettera farò conoscergli quanto appresso di me lo qualifichi il vantaggio d'esserne portatore.
     
     
     
      2250
     
      A GIOVANNI VALENTI - BITONTO
     
      Vienna 11 Luglio 1776.
     
      Finalmente son pur giunte le così lungo tempo aspettate novelle del mio caro e riverito signor baron Valenti. Io già nella sua partenza da Vienna le previdi tardissime. La lunghezza del viaggio ed i necessari trattenimenti che doveano interromperlo non mi permettevano di sperarle sollecite: ma pur confesso che la loro lentezza ha di molto superato il prodotto de' calcoli miei, perché io non poteva allora mettere in conto l'enorme disordine che V. S. illustrissima ha ritrovato ne' suoi affari domestici: de' quali ora informato dall'amica sua obbligante confidenza, non solo depongo quell'amoroso rancoretto che mi avea cagionato un così prolisso silenzio che potea confondersi con la dimenticanza, ma ammiro e lodo la sua indefessa applicazione a ricomporre lo scomposto, e sentendola divenuta padre di famiglia non dubito che le prudenti assidue sue cure, secondate dalla mirabile ubertà di cotesta terra promessa, compenseranno con usura tutti gli svantaggi della trascuratezza passata e produranno i comodi della degnissima signora sua madre e di tutti i suoi: alla quale, ed ai quali, io rendo grazie infinite di avermi autorizzato con la gentilezza loro a dedicar loro, come da lungo tempo desiderava, la sincera e riverente servitù mia.
      Supplirei abbondantemente e di buona voglia alla mancanza in cui ella si trova de' noti ritrattini, ma nella distanza in cui siamo il dispendio delle poste superarebbe di troppo il valor della merce.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





Luglio Valenti Vienna