Passò, alcune settimane sono, per questa città, e mi recò una vostra lettera il bravo Paesiello, ma si trattenne momenti. Era appunto in iscena una sua bellissima opera, intitolata La Frascatana; egli assisté ad una rappresentazione, e ne ricevé nel fine da tutta l'udienza lunghi e strepitosi applausi.
Alla degnissima mia signora principessa di Belmonte vi supplico di rappresentare la mia rispettosa gratitudine per la costante benignissima propensione verso un suo antico e vero servitore, ch'ella così vivamente conserva all'ornatissimo signor Caporota Patrizi, agli amorosi voti della mia cara Partenope ed alla gentile reminiscenza della valorosa Ninfa che si mostrò con esso voi sollecita del mio stato, rendete per me a proporzione le infinite grazie delle quali son loro debitore, e continuate a credermi.
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A DANIELE FLORIO - VIENNA
Vienna 26 Settembre 1776.
Ecco di ritorno i fogli stampati che il riverito signor abate Agostini si è compiaciuto mandarmi di commissione e che io, sedotto dal piacere di ripeterne la lettura e fidato nella di lui compiacenza, ho forse più lungo tempo trattenuti di quello che la convenienza avrebbe richiesto: ma è degno di scusa chi si lascia sedurre dall'incanto del linguaggio poetico del nostro caro ed insigne autore che, sempre eguale a se stesso, tanto in ciò si distingue dalla folla degli altri cittadini del Parnaso, quanto nelle interne amabili disposizioni del suo bel cuore, che limpidamente traspariscono ed innamorano ne' versi suoi. È pregato il signor abate a congratularsene con esso lui a nome di chi scrive, a ricordargli l'amore, la stima, l'ossequio di questo, ed a contarmi sempre (nel suo particolare).
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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