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A GIUSEPPE ROVATTI - MODENA
Vienna 2 Dicembre 1776.
Trovai giorni sono sul mio tavolino il plico de' quattro esemplari del vostro elegante prodromo, che avidamente lessi compiacendomi de' lodevoli progressi che ha già fatti e che va tutta via facendo il mio caro signor Rovatti nelle meravigliose scoperte de' fin ora a noi incogniti viventi, e degli strani loro costumi e qualità: onde incomincio già a contarvi per un classico e benemerito autore in questa bella e vasta provincia della storia naturale. Tanto più che avete già formato uno stile nobile insieme e chiaro, che alletta i lettori con la facilità che voi loro somministrate di formarsi l'idea d'oggetti così minuti, così nuovi e così strani. Continuate dunque ad impiegare il vostro, particolarmente in questa inchiesta, rarissimo talento, ed a vostra gloria ed a beneficio del pubblico: del quale vi auguro, anzi vi presagisco, l'universale applauso. Vi sono gratissimo intanto del dono, di cui farò che siano a parte quelli ch'io reputerò capaci di goderne. Conservatevi intanto, procedete con la felicità che fin ora vi accompagna nell'intrapreso viaggio, ma riamandomi e credendomi sempre il vostro costantissimo.
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A FRANCESCO GRISI - ALA
Vienna 5 Dicembre 1776.
Benché certissimo della costanza del vostro affetto, sempre mi giungono grate le confermazioni che vi piace darmene di tratto in tratto, dilettissimo mio signor Grisi: e particolarmente quando non riconosco nelle vostre lettere qualche traccia di quella nostra persecutrice ipocondria senile che sempre aspira ad impadronirsi di noi, mascherata da prudente morale, e ci fa perdere il ben presente rappresentandoci il mal futuro, che per lo più non succede e sempre è maggior temuto che sofferto.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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Dicembre Rovatti Dicembre Grisi
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