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      Io medesimo ho fatto in me stesso una prova palpabile di questa verità nell'ultima mia lettera, nella quale, troppo creduto nelle fallaci apparenze, vi annunciai i prossimi assalti d'un terribile inverno, del quale invece noi godiamo tuttavia una stagione assai mite. Non ci fidiamo dunque più del dovere ai nostri raziocinii per tormentarci: quella Provvidenza che ha sempre regolate fin ora le vicende umane continuerà a regolarle ottimamente a dispetto di quei disordini che noi crediamo vedere, perché le nostre viste son corte e non possono comprendere la connessione che hanno gli eventi particolari con gli ordini universali del tutto. Adempiamo i nostri doveri e lasciamo il governo della nave in cui siamo all'infallibile Piloto che la conduce. Il nostro signor Giovanni Hasse ha già da qualche anno stabilito il suo soggiorno in Venezia, onde io non posso eseguire a bocca le affettuose commissioni: ma occorrendomi di scrivergli, non trascurerò di farlo per lettera. Voi conservatevi intanto lieto e sano con tutta cotesta amabile vostra società, e continuate sempre a credermi veracemente.
     
     
     
      2282
     
      A CLEMENTE SIBILIATO - PADOVA
     
      Vienna 19 Dicembre 1776.
     
      Dall'obbligantissimo padre maestro Salieri mi fu nella settimana scorsa recata la gentilissima lettera di V. S. illustrissima, che avrebbe bastato per farmi formare una degna idea del valoroso scrittore se già non l'avessi antecedentemente formata nelle replicate letture del suo eccellente poetico componimento, comunicatomi tempo fa da questo signor conte di Rosenberg, a cui non lasciai ignorare il distinto pregio in cui credo che debba esser tenuta una così dotta ingegnosa ed elegante fatica, nella quale risplendono le molte ricchezze delle quali ha ella fatto tesoro con lunghi studi e severi, senza che ne risentano il minimo svantaggio l'armonia, la chiarezza, la nobile fluidità, e tutte le altre grazie alletatrici con le quali si rendono signori degli animi altrui gli eletti abitatori del Parnaso.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





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