Io sento tutto il valore di così diligente attenzione, e conosco a qual contraccambio di gratitudine abbia dritto di obbligarmi. Credo anch'io facilmente che chiunque sarà costì informato dalla vostra parziale facondia delle circostanze della povera mia persona ne concepirà idea troppo per me vantaggiosa, ma vi prego su questo soggetto di moderar la vostra innata eloquenza, per non espormi alla confusione che avrei se mai di costà venisse per avventura a questa volta alcuno a disingannarsi. Non avrei mai sperato che il noto ritratto potesse giungere illeso in Toscana dopo un così lungo tragitto. La Fortuna rispetta tutto quello che vi appartiene. Beato chi può vantarsi d'una così invidiabile salvaguardia! Voi siete costì fra gli allettamenti della primavera, e noi qui alle mani col più orrido inverno che da molti anni abbia spiegato in queste contrade tutto il suo più magnifico treno: onde potete immaginarvi che i miei familiari malannetti non lasciano di approfittarsi dell'occasione, siccome io non trascuro di dar loro la minore udienza che sia possibile. Il salutare tutti quelli che qui si ricordano di voi non è incumbenza di facile esecuzione, ma pure l'adempirò a proporzione della mia limitata attività. Tutti gl'individui e masculini e femminini della famiglia Martines vi fanno mille e mille divote ed affettuose riverenze: ed io, pregandovi a far gradire le mie al gentilissimo signor conte vostro consorte, mi auguro l'onore di alcun vostro comando e con la più grata, costante ed ossequiosa stima mi confermo.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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Toscana Fortuna Martines
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