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ALLA BARONESSA BASELLI - GORIZIA
Vienna 18 Gennaio 1777.
È un tratto consueto dell'innata gentilezza di V. S. illustrissima la cortese obbligantissima cura di onorarmi co' suoi felici ed affettuosi auguri al rinnovarsi dell'anno: ed io tanto più gliene son grato, quanto l'a me noto candore del suo bell'animo mi permette meno di confonderli con quelli, più ufficiosi che sinceri, de' quali in questi giorni si fa comunemente così vano commercio. Sulle tracce della sincerità sua io gliene rendo un ampio contraccambio, e mi lusingo, anzi credo di dover essere augure veracissimo appunto per i gravi e lunghi disastri da lei sofferti nell'anno scorso, poiché, a tenore dell'alternativa stabilita dalla Providenza fra i beni ed i mali di questa vita, dee naturalmente succedere alla notte il giorno ed alla tempesta la calma.
Ho ricevuto dalla signora contessa Bertolini una obbligantissima lettera da Pisa, nella quale mi rende conto del suo felice arrivo, ma non mi dà il minimo cenno del suo ritorno. Si conservi ella, e mi conservi l'invidiabil luogo che mi ha concesso nella sua memoria: né cessi mai di credermi con la più ossequiosa stima.
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AD ANTONIO GREPPI - MILANO
Vienna 30 Gennaio 1777.
L'annuo delicatissimo pegno della affettuosa parziale memoria di V. S. illustrissima, a dispetto dell'ispida stagione è pervenuto anche quest'anno illeso alle mie mani, recandomi quei fortunati auguri in fatti ch'io non ho saputo né so contraccambiar fin'ora che con parole. La costanza di V. S. illustrissima in così per lei svantaggioso commercio mi lusinga che la perspicacia del suo bell'animo trovi un compenso a questa disuguaglianza nella sincerità ch'ella conosce compagna della protestata mia gratitudine, nell'alto pregio in cui giustamente tengo gli utili alla società felicissimi suoi talenti, ed in quella tenera ed ossequiosa disposizione che mi obbligherà eternamente ad essere.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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Gennaio Providenza Bertolini Pisa Gennaio
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