Non vi maravigliate se ad alcuni paiono eccessive le mie approvazioni delle poesie che mi vengono da varie parti cortesemente inviate. Io non cerco in esse i difetti (come per lo più si costuma), e non credo che mi convenga il grado autorevole di correttore; ma ne cerco bensì le bellezze, e son contentissimo quando rinvengone alcuna e che posso con giustizia, rilevandola, render qualche contraccambio alla gentilezza di chi graziosamente mi onora. Ma noi altri poveri contaminati discendenti d'Adamo non ci dilettiamo per lo più del suono delle lodi altrui: chi vuol piacere alla maggior parte scriva satire e non panegirici; non saranno mai condannate le prime di soverchia acrimonia, né sfuggiranno facilmente i secondi la taccia di soprabbondevole parzialità, anzi di visibile adulazione. Sicché non essendo impresa da noi il riformar la natura umana, rendiamone almeno men gravi gl'inconvenienti avvezzandoci pazientemente a soffrirli.
Se gli stiramenti de' nervi della mia testa, che quest'anno con più ostinazione del solito esercitano la mia filosofia, me lo permettessero, non finirei così presto la mia cicalata; ma questi imperiosamente mi comandano di dirvi in fretta che io sono e sarò invariabilmente.
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A CARLO BROSCHI DETTO FARINELLO - BOLOGNA
Vienna 13 Marzo 1777.
Ecco un'altra gratissima lettera del caro gemello, data il 25 febraro, che previene la risposta di cui son debitore a quella ch'ei mi scrisse in data del dì 8 del mese medesimo, ed a cui ho creduto meglio differir di rispondere sino all'arrivo della flottiglia da lui inviatami, per la via di Bolzano, per potergli render conto dello stato in cui son giunte al loro destino le delicate merci ch'essa dee recarmi, ed esaltarne l'esquisitezza con cognizion di causa.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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Adamo Marzo Bolzano
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