La magia, che difficilmente fallisce e che procura realmente l'arbitrio sul core umano, è quella della quale la natura gratuitamente fornisce voi altre Ninfe, che, senza impallidir su i libri, con un sorriso, con una occhiata, con una interrotta parola, con una meditata negligenza operate giornalmente quei portenti che le cicale d'Elicona non hanno mai operato né opereranno giammai; sicché ricercate meglio gli alberelli della vostra propria spezieria, e troverete certamente lo specifico adattato al vostro bisogno. Mi continui l'onore della sua grazia, e mi creda sempre con la più ossequiosa stima.
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A CARLO BROSCHI DETTO FARINELLO - BOLOGNA
Vienna 22 Marzo 1777.
Avanti ieri giovedì del corrente verso la sera fui avvisato da questa dogana esser giunta la cassetta da voi inviatami: ieri mattina la feci riscuotere ed aprire in presenza mia, e la trovai piena di potentissime tentazioni d'ogni genere. Quella alla quale io cedei prima d'ogn'altra fu l'andare in traccia, rinvenire ed assaggiare il mostacciuolo da voi eletto per mangiarlo meco in compagnia. Credo che questo sia il più delicato mostacciuolo che sia mai uscito dalle esquisite officine partenopee. Oh povera mia temperanza! Essa è in gran rischio di fallire. E come resistere a tanti assalti? Quelle già famose elette mortatelle! Quelle dolci ed eleganti cassettine composte ed ornate per la mensa di Giove! Quegli eccellenti geli cotognini, co' quali le cure verginali delle gentili abitatrici del monastero di S. Lorenzo non isdegnano di lusingare gli altrui palati, e quella inondazione di odorosi, piccanti ed ardenti liquori, co' quali voi non avete scrupolo di mettere in tumulto i troppo sensibili nervi della testa del povero vostro gemello!
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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Ninfe Elicona Marzo Giove S. Lorenzo
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