2309
A GIOVANNI LANCILLOTTI - NAPOLI
Vienna 12 Giugno 1777.
Ne' prossimi passati giorni mi fu recato in casa dal signor barone consigliere Cervelli il pregiatissimo dono de' Principii della lingua italiana da V. S. illustrissima diligentemente raccolti e magistralmente ordinati. Una così obbligante cura merita ed esige da me tutta la più viva riconoscenza: tanto più che non sono a me ignoti i rari talenti, le vaste cognizioni e le lodevoli applicazioni del cortese dottissimo autore. Onde con sicurezza mi prometto e piacere e profitto dall'attenta lettura di un'opera della quale tutto dì ci avvediamo che in ogni età si abbisogna. Le mie fisiche circostanze non mi permettono d'esser prolisso: ma queste non circoscrivono la giusta gratitudine e l'infinita stima con la quale io sarò costantemente in avvenire.
2310
A GIUSEPPE CERRETESI - NAPOLI
Vienna 16 Giugno 1777.
Voi siete l'oggetto, mio caro signor Cerretesi, egualmente del mio affetto, della mia stima e della mia gratitudine, che dell'invidia mia. Il candore della gratuita parzialità con la quale costantemente mi riguardate merita ed esige da me il dovuto contraccambio: i talenti de' quali vi trovate fornito, e le non comuni cognizioni delle quali avete saputo far tesoro a vantaggio della festiva vostra incantatrice eloquenza, vi rendono liquido creditore della mia stima: ma quel portentoso vigore dell'animo vostro, che sa conservarsi sempre sereno e che non perde mai il suo filosofico equilibrio a fronte di tutte le incomode alterazioni del vostro tormentato microcosmo, è per me un portentoso fenomeno, e tanto per me inesplicabile quanto con invidia l'ammiro senza speranza di rendermi abile ad imitarvi.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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