Mi è giunta bene inaspettata la leggiadra canzonetta, che mi ha scoperto un mio così stimabile fautore e collega: il quale in sì picciolo saggio palesa abbastanza tutta l'estensione delle sue invidiabili facoltà. L'ho letta e riletta attentamente, né ho saputo trovare in essa altro di riprensibile che l'eccessiva parzialità di cui mi onora, della quale per altro non desidero che si corregga, e gliene sono come è ben giusto gratissimo. Anche nelle ammirate rappresentazioni fatte nella vostra casa io vi trovo creditrice della mia riconoscenza, poiché avete in esse fatto entrare a parte gli scritti miei del merito delle abili incantatrici giovanette che gli hanno animati, della vostra magistrale affettuosa cura che le ha dirette, e dell'eccellenza dell'illustre compositore che gli ha ravvivati con la sua elegante armonia. Pagate voi (vi prego) come mia procuratrice, incominciando da voi medesima, tutti questi miei debiti: rendete a nome mio al carissimo vostro signor consorte il contraccambio de' suoi cortesi complimenti, continuate a conservarmi nella vostra memoria, e credetemi invariabilmente.
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A GIOVANNI RANIERI RASTRELLI - NAPOLI
Vienna 28 Luglio 1777.
Non v'è prolissità di silenzio, riveritissimo signor Rastrelli, che vaglia a cancellare le tracce profondamente impresse nella mia memoria del merito e della gentilezza di V. S. illustrissima. Le novelle prove che si compiace di darmene nella elegante parzialissima sua lettera e nelle due leggiadre canzonette che l'accompagnano, confermano, non producono l'idea da me già formata de' suoi felici talenti poetici e specialmente di cotesta sua calda, serena e fecondissima facoltà d'immaginare, a cui mi credo debitore delle eccessive lodi di cui mi onora: e la quale io le invidierei se la fredda età mia non mi avesse reso incapace d'emulazione.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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Luglio Rastrelli
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