Siate il mio eloquente commissario con cotesto degnissimo porporato, e fate che non ignori la costanza della mia venerazione, della mia gratitudine e del mio rispetto.
Che posso dirvi della gratuita generosa parzialità di cotesta degnissima signora marchesa Pepoli Spada a favore delle mie povere ciance canore? Il ritratto che voi mi fate di lei, con l'enumerazione de' rari pregi che l'adornano, mi rende superbo dell'acquisto d'una così distinta protettrice, e lo sarei anche di più s'io non la credessi allucinata dalle vostre gemelliche seduzioni. Invidio sommamente la sorte di quel volume degli scritti miei, a cui generosamente concede cotesto signor abate don Giuseppe Pignatelli l'invidiabile graduazione di suo compagno: e duolmi solo ch'esso potrà mal ricompensarlo dell'incomodo d'averlo seco. Esprimete all'uno ed all'altro i miei grati ed ossequiosi sentimenti; voi, non occupato della mia confusione, potrete farlo assai meglio di me.
Aspetto il manifesto dell'editore di Parigi: e subito che mi giunga v'informerò dell'ordine che si terrà in questa vasta operazione. Ei mi scrisse tempo fa ch'ei raccoglierebbe associati per assicurarsi un numero di compratori, ma senza prenumerazione: quei che vorranno esservi compresi daranno unicamente il nome, e non isborseranno denaro se non se alla consegna che si farà loro de' volumi impressi uno o due per volta.
Non mi parlate, caro gemello, di flottiglia: io non posso trovare il fondo della prima, or pensate se sono in istato di sollecitarne una seconda.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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Pepoli Spada Giuseppe Pignatelli Parigi
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